La mappa

Per praticare orienteering è indispensabile leggere alla perfezione le mappe: quando sarete da soli in un bosco norvegese sarà l’unica cosa che vi permetterà di tornare a casa! Iniziamo dalle basi: cos’è una mappa?

Una mappa è una rappresentazione ridotta, approssimata e simbolica della superficie terrestre.

Analizziamo una per una le parole chiavi, ci aiuteranno a capire meglio di cosa stiamo parlando.

Ridotta

Chiaramente per fare stare una città o diversi chilometri di bosco in un singolo foglio è necessario fare una riduzione in scala. Una scala tipica per le cartine da orienteering è 1:10.000. Significa che un centimetro sulla mappa corrisponde a 10.000 centimetri (100 metri) sul terreno. Possiamo dire che viene fatta una riduzione di 10.000 volte. Una cartina stradale (che solitamente rappresenta il territorio di una provincia) può avere una scala di 1:300.000; un planisfero (che rappresenta l’intero globo) ha una riduzione di decine di milioni.
Ogni cartina viene disegnata specificatamente per una singola scala: il cartografo in fase di rilievo dovrà decidere quali oggetti includere e quali no, a seconda se questi ci stanno o meno con la riduzione utilizzata.

A sinistra una mappa stradale 1:300.000, a destra una mappa da orienteering 1:5.000

Riduzioni in scala tipiche dell'orienteering

1:15.000 (1 cm sulla mappa = 150 m sul terreno), utilizzata nelle gare Long.
1:10.000 (1 cm = 100 m), utilizzata nelle gare Middle e in alcune Long
1:7.500 (1 cm = 75 m), utilizzata in alcune gare Middle e in alcune promozionali
1:5.000 (1 cm = 50 m), utilizzata in alcune gare Sprint e nelle promozionali
1:4.000 (1 cm = 40 m), utilizzata nelle gare Sprint

Approssimata

Bisogna convincersene fin da subito: la mappa perfetta non esiste. Per quanto possa essere precisa sarà sempre una rappresentazione bidimensionale della realtà che è tridimensionale. L’operazione che permette di “stampare” la Terra su un foglio di carta si chiama proiezione, ad esempio è famosa quella di Mercatore. Fortunatamente le cartine da orienteering rappresentano aree piccole (rispetto all’intero globo) e queste distorsioni sono impercettibili, l’approssimazione sarà data sopratutto dalla riduzione in scala.

mappa di un bosco con moltissimi sassi

Non si possono disegnare tutti i sassi: bisogna scegliere quelli più grandi!

Simbolica

Per rappresentare la realtà possiamo utilizzare una foto dall’alto. Sarebbe una rappresentazione fedele ma molte volte inutile, proviamo a pensare a un bosco dall’alto: vedremmo solamente una distesa verde. È invece molto più utile introdurre dei simboli e dei colori che possano trasmettere al lettore molte più informazioni. Ad esempio il bosco “pulito” (senza rovi) è colorato di bianco e quello “sporco” è verde. I prati sono gialli, gli alberi isolati sono puntini verdi e i sassi puntini neri.

La foto dall’alto è utile sui prati ma non fornisce informazioni sul bosco

Da notare che rappresentare un sasso di diametro 1 metro  in una cartina in scala 1:10.000 significa disegnare un puntino nero di diametro 0,1 mm. Praticamente invisibile (è il diametro di un capello). Per convenzione molti simboli sono esagerati rispetto alla realtà, per poter garantire la leggibilità della mappa. Quindi il sasso appena citato viene rappresentato con un puntino di diametro 0,6 mm (quindi 6 volte più grande).

Usare la mappa per calcolare una distanza
Prendiamo una mappa in scala 1:10.000, la distanza sulla mappa dal punto A al punto B è di 5 cm. Sapendo che ogni centimetro sulla mappa sono 10.000 centimetri nella realtà, bisogna fare 5×10.000 = 50.000 cm = 500 m

Ore cha abbiamo capito cos’è una mappa possiamo scoprire qual è la simbologia delle mappe da orienteering, un capitolo apposito sarà invece dedicato alle curve di livello.